LIV Langma fly to the summit
Si tratta del top di gamma per quanto riguarda il segmento road di LIV il brand leader nel campo delle bici “al femminile” e recentemente anche Campione del Mondo a cronomentro con il team Sunweb ai recenti mondiali a Bergen (NOR).
Rigida, aerodinamica e leggera: sono questi gli elementi principali della nuova LIV Langma.
FLY TO THE SUMMIT
Il claim di presentazione della bici dice subito dove vuole e dove di vuole portare questa road bike il cui nome prende spunto e ispirazione nella cultura indiana, nepalese e tibetana dove Langma la madre, quello da cui tutto deriva. Langma è anche il nome del monte Everest, la montagna più alta al mondo.
Nel corso dell’evento globale avvenuto in Italia e dove eravamo le uniche rappresentanti della stampa del nostro paese abbiamo avuto modo di conoscere oltre alla dirigenza LIV anche di ritrovare dove l’incontro in Arizona per la presentazione delle mtb Erin Lamb, global product manager di LIV e Sophia Shih l’ingegnere che ha progettato da zero la bici.
La nuova road bike
Si tratta di un prodotto che è nato, come anticipato, dalla collaborazione con il team Sunweb LIV il quale ha dato importanti feedback relativamente all’erodinamicità e alla leggerezza. Con questa road bike LIV punta molto in alto, presenta un top di gamma che vuole mettersi a confronto con i competitors diretti in termini di leggerezza e rigidità mantenendo standard di “comodità”.
Leggerezza
Una bici leggera, telaio 1.150 gr e bici completa 6,5 kg, e per la realizzazione di ogni componente LIV ha potuto accedere a un proprio database globale con numeri che riguardano dimensioni e proporzioni del corpo. Si tratta della Liv Right Sizing Philosophy in grado di fornire la giusta misura ad ognuna.
Aero, leggera e rigida
Aerodinamica nella costruzione dei tubi anche grazie a un nuovo carbonio, ultra leggero, che non abbiamo potuto fotografare ma solo osservare, con una composizione e intreccio delle maglie differente la nuova Langma ha un geometria molto compatta, Compact Road, con tubi del telaio Aero Advanced Composite SL dalla forma affusolata.
Il movimento centrale, Power Core, garantisce una grande rigidità mentre il sistema Megadrive e il sistema Overdrive 2 assicurano una grande guidabilità. Nella nostra prova non avevamo a disposizione una bici con i freni a disco ma nella versione Langma Advanced Pro Disc ha sistema flat mount disk brake integration per una frenata modulabile e sicura.
Da segnalare il sistema RideSense integrato al telaio: si tratta di un trasmettitore di data wireless integrato nel fodero che manda informazioni sulla velocita delle ruote e ritmo di guida direttamente a qualsiasi ANT+ compatibile.
Infine, il nuovissimo attacco manubrio Contact SLR Flux Composite stem creato dall’azienda. Dalla forma aerodinamica e montabile con due diverse angolazioni (positiva e negativa) è un prodotto al quale LIV ha lavorato molto con il team professionistico in grado di fornire maggiore profilo aerodinamico alla bici e una rigidità superiore.
Per quanto riguarda le ruote le Langma saranno allestite con le Giant Wheels System e pneumatici Gavia Race 0 tubeless, fino a 28 cc.
Le LIV Langma disponibili saranno in queste versioni con i diversi montaggi: Langma Advanced SL, Langma Advanced Pro Disc, Langma Advanced Pro e Langma Advanced.
LA PRESENTAZIONE IN ITALIA
Nel corso dell’evento avvenuto a Follina (TV) e delle splendide pedalate nella zona del Valdobbiadene abbiamo conosciuto due personaggi veramenti importanti per il mondo LIV e per quello del ciclismo donna. La prima è senza dubbio Bonnie Tu, la fondatrice di LIV e anche direttore finanziario (CFO) di Giant. Pedalatrice anche lei insieme a noi in gruppo, Bonnie Tu ci ha spiegato cosa significa LIV e anche quali siano le tre F che ne guidano la linea. Fit, Form e Function sono sempre presenti nella realizzazione dei prodotti e i risultati si vedono. Pensiamo inoltre, che la sua presenza in Italia abbia significato la grande importanza che LIV ha dato a nuovo prodotto: la road bike Langma.
Interessante pedalare con Bonnie Tu che, alla fine della salita al Passo San Boldo, ha ricordato come non si debba paragonare prestazione maschile e femminile in quanto la diversità morfologica porta inevitabilmente a prestazioni differenti. Il “pedalare” al femminile è diverso, è giusto che sia così, quindi anche i mezzi devono per forza essere differenti.
Inoltre, proprio per entrare nel clima LIV a Follina era presente anche Phoebe Liu, figlia di King Liu fondatore di Giant, direttore commerciale del colosso taiwanese, la quale grande ispiratrice del movimento LIV ha pedalato con noi e dato consigli.
Anche questa presentazione LIV, occorre dirlo perché è la verità, non è stata una semplice introduzione al prodotto con relativa pedalata infatti, tante sono state le occasioni di confronto con lo staff dell’azienda sulle tendenze del mercato, la quantità di praticanti, le sensazioni sul ciclismo al femminile.
La lettera ai big dei componenti
LIV, che ha alle spalle Giant, è un colosso che può permettersi operazioni che altre farebbero fatica. Una di queste è stata la petizione firmata dalle donne LIV e dalle giornaliste indirizzata a Shimano e Sram dove è stata richiesta maggiore attenzione a queste aziende produttrici di componenti per realizzare prodotti donna. Parliamo di ergonomia per esempio anche se, per onor di cronaca, ho fatto presente che Campagnolo con il nuovo Disk Project ha in un certo senso pensato a questo. Un documento ufficiale al quale Bonnie Tu tiene molto e darà senza dubbio qualche risultato.