Mtb è anche fiducia in sé stesse

Mtb è anche fiducia in sé stesse

Secondo la Women’s Sports Foundation le donne hanno 1,3 milioni di opportunità di meno di fare sport durante la scuola superiore rispetto ai ragazzi.

 

Si tratta di un dato che analizzeremo anche per l’Italia, ma quello che ci interessa ora è capire come negli USA e grazie a Trek le cose possono cambiare grazie alla bici e alla mtb in particolare.
La National Interscholastic Cycling Association è un’organizzazione non-profit che promuove la mountainbike nell’ambito delle scuole superiori delle comunità che non avrebbero risorse o know-how per avviare o mantenere un programma di mountain bike.

 

Perche la mtb?
Si tratta di un mezzo che porta all’emancipazione attraverso modalità che altri sport non sarebbero in grado di fare. Concetti come quello di fiducia e cameratismo sono molto più importanti rispetto a quello di competizione e successo.

 

 

Grazie a organizzazioni come NICA sono stati compiuti grandi passi per aumentare la consapevolezza e la partecipazione alle attività sportive.

 

Il potere della mtb
Ecco attraverso queste parole cosa propone l’associazione per migliorare la fiducia in sé stesse: “Arrotonda gli angoli con gli occhi concentrati sulla strada davanti a sé, sorridendo mentre vola con destrezza tra rocce e radici. È un tutt’uno con il trail, le sue ruote sono come ali…fino a quando non spunta la salita. L’esitazione rallenta il suo ritmo, la possibilità di scendere di sella entra nella sua mente. Ma prima che abbia la possibilità di sganciare i pedali, guarda alle sue spalle e assapora quello che ha conquistato. Il suo ritmo accelera. Si solleva sui pedali e si appoggia al manubrio, mettendo tutto ciò che ha per andare ancora più avanti. E proprio quando le gambe hanno dato tutto, sorride e inizia la discesa dalla cima del mondo. Questa è tua figlia. Tua sorella. La tua migliore amica. O almeno potrebbe esserlo. Forse non ti dirà mai chiaramente dei momenti in cui è stata ignorata, delle volte che ha lottato e degli innumerevoli incontri dove l’hanno fatta sentire inadeguata. Ma qui, in cima a questa salita, prende coscienza delle sue potenzialità. E quando entra con la sua bicicletta in garage, toglie il casco e sgancia i pedali, quella sensazione è ancora lì. Può fare tutto. La mountain bike le ha insegnato questo”.

 

 

L’ambassador Emily Batty
La conosciamo in tanti l’atleta di punta del Team Trek e ce la ricordiamo anche agli ultimi Campionati del Mondo a Cairns (AUS) vittima di una rovinosa caduta. Ma Emily è una dura e si ricorda che quando ha iniziato a correre a causa della scarsa partecipazione femminile è stata costretta a sottoporre una petizione alla Canadian Cycling per avere l’autorizzazione a competere contro i ragazzi e costruirsi l’esperienza sportiva di cui aveva bisogno per affrontare un’altra complicazione: le proprie auto inibizioni.

In una recente visita ai campionati della lega NorCal, Batty ha visto ciò che avrebbe desiderato avere quando era a scuola e cioè un gruppo di persone volenterose che possano sostenere lo sport delle ragazze. Proprio attraverso NICA si può fare questo: fiducia in sé stesse, consapevolezza che ce la si può fare, perché attraverso la mtb le donne possono crescere. 

 

www.trekbikes.com

MartaWLS

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