Jonny Mole a ISPO: l’intervista
Jonny Mole Srl, è un’ agenzia di design e comunicazione veneta, molto importante nel mondo del ciclismo e non solo. Dal 1999, anno della sua fondazione, la Jonny Mole collabora con i più grandi brand del settore sport in generale attraverso attività che vanno dalla brand identity fino alla creazione del prodotto e all‘ideazione di una campagna di comunicazione.
Un team molto preparato che ha in Jonny Mole la figura chiave con idee nuove, attenzione al mercato e a tutte le novità. La Jonny Mole inoltre, oltre la sede italiana ne ha una a Taiwan.
Proprio quest’anno, in occasione di ISPO Monaco il team ha deciso di essere presente alla più importante rassegna fieristica dedicata allo sport invernale.
Abbiamo chiesto a Jonny Mole di dedicarci un po’ del suo tempo per avere qualche parere sul mondo dello sport invernale, le tendenze, i punti in comuni con la bici e naturalmenete il suo punto di vista sulle donne che praticano attività sportiva.
Buongiorno Jonny com’è andata a ISPO? Il mercato dello sport invernale è sempre in fermento nonostante alcune defezioni importanti all’ultima rassegna tedesca?
Più che in fermento l’ho trovato in evoluzione. Nessun stravolgimento nell’offerta proposta dai vari marchi, ma una crescita che viene dettata dalla tecnologia, che non si ferma mai, sia in ambito produttivo che comunicativo; e anche, da una crescente attenzione alle esigenze del consumatore finale, che è diventato sempre più attento, informato sulle caratteristiche di ciò che acquista.
Bike e neve due mondi diversi nell’approccio al mercato o con punti in comune?
Sono due mondi che si contaminano a vicenda. In entrambi gli ambiti si sta assistendo a una crescente pulizia sia a livello stilistico, con una tendenza al minimal “funzionale”, sia a livello cromatico, dove i colori fluo e accesi stanno lasciando spazio a colori più neutri e pastello.
Da annotare la sempre maggior presenza di biciclette nei vari stand a fare da “decorazione” affianco alle collezioni più “fashion” oppure, come nel caso di Rossignol, dove anche marchi del mondo outdoor incominciano a commercializzare bici con il proprio nome dedicante al mondo mtb, all terrain e enduro. Dovuto tutto ciò al sempre crescente mondo delle biciclette elettriche che rendono le salite una “passeggiata” lasciando libero l’utilizzatore di godere del divertimento della discesa, come nel mondo neve.
Un altro aspetto comune al mondo bici è la quantità di offerta presentata dal singolo brand. Nel senso che aziende che fino a qualche anno fa producevano solo zaini, ora hanno affiancato ai loro prodotti anche abbigliamento, calzatura e accessori, e anche le aziende che prima facevano solo abbigliamento adesso hanno completato la loro offerta con anche gli altri prodotti. Andando verso un total look dell’utilizzatore finale, in modo da vestirlo da testa a piedi in ogni circostanza.
Ormai il ciclismo grazie ai materiali in continua innovazione è diventato uno sport che si pratica 365 giorni l’anno magari con meno intensità o con discipline diverse, ma non vedrei male una azienda che produce solo prodotti dedicati al ciclismo esporre a ISPO, sicuramente si distinguerebbe.
A ISPO si è parlato naturalmente di donna che fa sport, a livello di design cosa ne pensa?
L’attenzione al mondo femminile è in forte crescita, e si sta guadagnando un posto sempre più importante affianco al mondo maschile. Non solo a livello grafico e cromatico, ma con modelli dedicati e specifici studiati sulle caratteristiche femminili, come è giusto che sia.
Sempre a proposito della donna che fa sport pensa che la donna outdoor sia più o meno evoluta della ciclista
Sicuramente questa crescita d’attenzione al mondo femminile la si può riscontrare anche nel mondo del ciclismo dove i più importanti brand del settore stanno dedicando un’attenzione sempre maggiore all’universo femminile con la creazione anche di sotto marchi specificamente creati per questo, pensiamo ad esempio al caso Liv con Giant.A mio avviso la donna ha le stesse esigenze dell’uomo, che differiscono per caratteristiche, ma non certo per quantità o qualità. Finalmente sempre più marchi se ne stanno rendendo conto e gli stanno prestando le dovute attenzioni.
5. Dobbiamo quindi aspettarci una tua presenza anche ad Outdoor al mese di giugno?
Ci stiamo pensando…