La Sportiva Bushido II by Daniela Rota
Stiamo correndo con le nuove Bushido II di La Sportiva. Una scarpa nota nel mondo del trail running e delle skyraces che oggi si presenta in una nuova versione, più aggiornata.
Più leggera, dobbiamo fin da subito segnalare che grazie alla struttura STB Control lo scheletro in TPU posto lateralmente sulla tomaia scende fino ad avvolgere l’intersuola nella parte mediale stabilizzando la calzatura.
Abbiamo quindi una scarpa che risulta più fasciante sul piede e il risultato paga in termini di sicurezza, stabilità e anche leggerezza.
Per la suola abbiamo una bi-mescola FriXion Red che prensenta prima di tutto delle superfici di appoggio differenziate che salgono fino all’intersuola creando degli angoli di appoggio graduali a seconda del terreno affrontato.
Ma chi usa la Bushido II?
Come sapete ci piace sempre abbinare la presentazione di un prodotto a un’intervista a una donna che la sua ed è anche legata al brand.
In questo caso abbiamo sentito Daniela Rota, atleta del team La Sportiva. Bergamasca tosta con una passione per le skyraces.
Daniela cosa ne pensi di questa Bushido II?
Si tratta di un modello perfetto per le sky e per allenamenti fino a 3 ore di durata. Garantisce una calzata precisissima fasciando molto il piede anche se sicuramente non si tratta di una modello per tutti. Ha sicuramente una stabilità superiore ad altri modelli LaSportiva perché dotata dei sistemi STB (Stability Control System) e Impact Brake System che assorbono gli urti e aumentano la trazione. La suola è composta da due mescole diverse, rispettivamente al centro e ai lati, garantendo un grip elevatissimo su tutti i terreni. La presenza, inoltre, di piccoli tacchetti laterali che fuoriescono leggermente dalla suola, garantiscono una perfetta stabilità trasversale, riducendo la possibilità si storte alle caviglie. E’ una scarpa ideale per terreni tecnici e dove la precisione è essenziale, amata da chi è tendenzialmente più leggero; ideale, anzi direi perfetta, per le donne.
In questa nuova versione per ridurre quella sensazione di scarpa troppo “secca”, dura sull’avampiede, rilevata sulla versione originale, è stato aggiunto uno strato di EVA a compressione, più strati di materiale pressati uno sull’altro, nella parte anteriore del piede per aumentare l’ammortizzazione e il comfort totale della scarpa. La linguetta, fissata alla tomaia come un corpo unico, è stata migliorata e soprattutto ammorbidita, per evitare infiammazioni al collo del piede con la chiusura delle stringhe. Un’altra novità si trova nel tallone, il cui comfort è stato migliorato per avvolgere maggiormente il tallone ed evitare problemi al tendine d’Achille.
Daniela perché il trail running è una disciplina che piace tanto alle donne?
Ti posso dire perchè piace così tanto a me…Perchè correre mi fa sentire bene. Dopo la gara, ma anche dopo l’allenamento, mi sento felice e rilassata, nonostante abbia fatto fatica e sia stanca. Ma il bello è farlo in mezzo alla natura, su e giù per le montagne, in mezzo ai boschi o saltando da una roccia all’altra. Sei lì, tu con i tuoi pensieri, che ad un certo punto spariscono e lasciano libera la tua mente di spaziare per il nulla, ti sembra di volare e non senti nemmeno più la fatica. Poi ci sono i “tifosi” sul percorso che ti incitano a tutta e a quel punto ecco che torna l’adrenalina che ti fa andare ancora più forte. La stessa adrenalina che ti accompagna nelle ore prima della partenza e che ti agita all’infinito, ma che sparisce all’improvviso subito dopo il via. Piace anche perché condividi fatica, felicità, orgoglio, paure con tantissima altra gente che come te ha deciso di praticare questo sport; incontri nuovi amici con i quali ti dai appuntamento alla prossima gara. E, infine, perché c‘è della buona e sana competizione, “nemici” durante la gara, ma decisamente amici appena tagliato il traguardo, con abbracci, lacrime e super sorrisi di felicità.
Quali sono i tuoi progetti per il 2019?
Di sicuro parteciperò al circuito La Sportiva Mountain Running Cup, di cui sono vincitrice uscente del 2018. Poi parteciperò ad alcune gare del MIGU (circuito mondiale di Skyrunning) per mettermi alla prova con me stessa, cercare nuovi stimoli e confrontarmi con le atlete che hanno fatto della corsa un lavoro. Questo è il programma che mi sono data, più alcune gare in preparazione e per il mantenimento, fra una prova e l’altra. La mia stagione inizierà ad aprile e finirà ad ottobre, saranno 7 mesi intensi, sia fisicamente che mentalmente, con una media di tre gare a mese, ma li affronterò sempre con il sorriso.
In alternanza ad allenamenti e gare, mi occuperò anche della mia piccola azienda agricola, dove coltivo piccoli frutti (mirtilli, fragole, lamponi e more), zafferano, mais che poi trasformo in farina da polenta, patate, e da quest’anno asparagi, noccioli e castagni da marroni, oltre a occuparmi di sette alveari per la produzione del miele. E’ un bell’impegno, ma come puoi notare, mi sono scelta un lavoro che mi permetta di stare all’aria aperta, sempre a contatto con la natura.